Il Rapporto Clusit 2025, presentato in anteprima il 25 febbraio 2025, offre una panoramica dettagliata e preoccupante dello stato della sicurezza informatica a livello globale e in Italia nel 2024. Secondo i dati raccolti, il 2024 ha segnato un nuovo record negativo con 3.541 attacchi informatici gravi noti, registrando un incremento del 27% rispetto all'anno precedente.
Trend globali e settori più colpiti
A livello mondiale, il cybercrime si conferma la principale minaccia informatica, rappresentando il 90% degli attacchi nel 2024. I settori maggiormente colpiti sono stati:
- Settore governativo, militare e forze dell'ordine: 13,3% degli attacchi, con un aumento del 45% rispetto all'anno precedente.
- Settore sanitario: 13,3% degli attacchi, con un incremento del 19%.L'Europa ha registrato un aumento del 67% degli incidenti rispetto al 2023, riducendo il divario con l'America e diventando un obiettivo sempre più esposto.
Situazione in Italia
In Italia, il numero di attacchi informatici gravi è aumentato del 15% nel 2024. Nonostante il Paese rappresenti solo l'1% del PIL mondiale, ha subito il 10% degli attacchi globali, evidenziando una sproporzione allarmante. I settori più colpiti sono stati:
- News & Multimedia: 18% degli attacchi totali, con un caso emblematico che ha visto il furto dei dati di 5 milioni di persone.
- Settore manifatturiero: un quarto degli attacchi mondiali contro questo settore ha riguardato aziende italiane.
- Trasporti e logistica: 25% degli attacchi globali concentrati in Italia.
Il settore finanziario e assicurativo ha registrato una leggera diminuzione, rappresentando il 2% degli attacchi totali, con una riduzione del 7% rispetto al 2023. Il settore sanitario, sebbene con un numero inferiore di attacchi rispetto all'anno precedente, ha subito danni sempre più significativi.
Tecniche di attacco e tendenze emergenti
Le tecniche di attacco più diffuse nel 2024 sono state:
- Malware: principale causa di incidenti informatici in Italia, con il 38% degli attacchi.
- Attacchi DDoS (Denial of Service): 21% degli attacchi, in calo rispetto al 36% del 2023.
- Sfruttamento di vulnerabilità note o zero-day: 15% degli incidenti.
- Phishing e social engineering: aumento del 33%, confermando il fattore umano come uno degli anelli deboli nella sicurezza informatica.
Un trend preoccupante è l'uso crescente dell'Intelligenza Artificiale da parte dei cybercriminali, che la sfruttano per automatizzare e rendere più efficaci gli attacchi, sviluppare tecniche di phishing più convincenti e creare malware più sofisticati e difficili da rilevare.
Conclusioni
Il Rapporto Clusit 2025 evidenzia una realtà preoccupante: l'Italia continua a essere un bersaglio privilegiato per il cybercrime, con un numero di attacchi sproporzionato rispetto al suo peso economico. Il malware, il phishing e gli attacchi basati su vulnerabilità sono in forte crescita, mentre il settore pubblico e le infrastrutture critiche risultano tra i più esposti. È fondamentale che il Paese adotti strategie di difesa più efficaci e aumenti la consapevolezza sia delle aziende che dei cittadini per proteggere il futuro digitale dell'Italia.
Autore: Alessandro Gigliotti Team Leader Auditor ISO 9001, ISO 27001 e ISO 22301